lunedì 28 febbraio 2011

Fabrizio De Andrè - Il Bombarolo

IL BOMBAROLO

   RE-                     DO             RE-
Chi va dicendo in giro che odio il mio lavoro
                            DO           SOL
non sa con quanto amore mi dedico al tritolo
              LA        SOL         FA
e' quasi indipendente ancora poche ore
         LA-                   MI7  LA7
poi gli daro' la voce il detonatore
   RE-                     DO          RE- 
Il mio pinocchio fragile parente artigianale
                         DO        FA
di ordigni costruiti su scala industriale
   DO           FA           DO          SIb
di me non fara' mai un cavaliere del lavoro
          RE-        DO             RE-
io son d'un altra razza, son bombarolo

Nel scendere le scale ci metto piu' attenzione
sarebbe imperdonabile giustiziarmi sul portone
proprio nel giorno in cui la decisione e' mia
sulla condanna a morte o l'amnistia
Per strada tante facce non hanno un bel colore
qui chi non terrorizza si ammal di terrore
c'e' chi aspetta la pioggia per non piangere da solo
io son d'un altro avviso, son bombarolo
Intellettuali d'oggi idioti di domani
ridatemi il cervello che basta alle mie mani
profeti molto acrobati della rivoluzione
oggi faro' da me senza lezione
Vi scovero' i nemici per voi cosi' distanti
e dopo averli uccisi saro' fra i latitanti
ma finche' li cerco io i latitanti sono loro
ho scelto un'altra scuola, son bombarolo
Potere troppe volte delegato ad altre mani
sganciato e restituitoci dai tuoi aeroplani
io vengo a restituirti un po' del tuo terrore
del tuo disordine, del tuo rumore
Cosi' pensava forte un trentenne disperato
se non del tutto giusto quasi niente sbagliato
cercando il luogo idoneo adatto al suo tritolo
insomma il posto degno d'un bombarolo
C'e' chi lo vide ridere davanti al Parlamento
aspettando l'esplosione che provasse il suo talento
c'e' chi lo vide piangere un torrente di vocali
vedendo esplodere un chiosco di giornali
Ma cio' che lo feri' profondamente nell'orgoglio
fu l'immagine di lei che si sporgeva da ogni foglio
lontana dal ridicolo in cui lo lascio' solo
ma in prima pagina col bombarolo

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